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Chi siamo

Il nostro progetto
 

I Burci erano un tipo di barconi utilizzati in Veneto e documentati sin dal Medioevo. Essi erano propulsi da vele o trainati da animali lungo le rive del fiume (restère) e dopo la seconda guerra mondiale furono mossi da motori. I burci di solito erano le case dei barcari e delle loro famiglie, che venivano soprannominati per questo "gli zingari del fiume". Ormai estinti, i burci non sono più costruiti nei locali  cantieri navali (squeri) perché tra gli anni  '60 -'70 la gestione dei trasporti in Italia cambiò completamente ed esclusivamente a favore del trasporto su strada. Fiumi e canali sono stati volutamente abbandonati. Il Cimitero dei Burci è quindi il più esteso sito archeologico in Italia che ospita questa tipologia di imbarcazioni. Prima di noi nessuno aveva proposto una ricerca archeologica sul sito e sui relitti ivi presenti.

Il progetto di ricerca, avviato nel 2014  è tuttora  in corso.

 

 

Criticità

 

La rapida trasformazione verso  il trasporto su strada ha avuto un effetto disastroso per le comunità lungo i fiumi e per la loro struttura sociale, l'identità ed il paesaggio culturale e ciò ha  determinato il crollo dell' economia locale tra cui la cessazione di molte fabbriche ed altre attività commerciali. Lo stesso accadde per il fiume, un tempo  un  luogo vitale di scambi, gestito localmente, da secoli, in un sistema ben equilibrato e sostenibile. Oggigiorno non c' è un piano strutturato di gestione  delle risorse del Sile e dei suoi affluenti e si sta cercando di  lavorare con molti sforzi  verso questa direzione. Il sito si trova ad affrontare un  grave stato di degrado a causa di inquinamento, disgregazione dei legni dei relitti, atti di vandalismo e mancanza  totale di conservazione. La gente del posto è molto legata al sito ed alla sua integrità e fruibilità.

 

Mission

 

L'obiettivo principale del progetto è quello di coinvolgere le comunità locali e le parti interessate attraverso un processo dal basso verso l'alto che miri a  diffondere consapevolezza sull' archeologia e sul ricco paesaggio culturale del fiume Sile,  al fine di ispirare e determinare  piani di gestione e di sviluppo più sostenibili. Per questi motivi il progetto è soprattutto un dovere morale e civico volto a  non dimenticare  gli uomini e le donne della zona, che per generazioni hanno costruito, vissuto, lavorato e navigato lungo il fiume. Questo progetto è, nel suo genere,  il primo tentativo, in Italia, di ricerca archeologica fluviale volta all' inclusione delle comunità locali nella ricerca. Siete dei nostri? 

 Staff ricerca
Marta Laureanti 

Archeologa Project manager

Claudio Fadda

Archelogo Project manager

Ubu Roi
Mascotte del progetto 
Supportaci
 

 

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